venerdì 17 giugno 2016

Il problema delle ragazze sono le ragazze

Mi capita spesso, quando navigo sulle vele dei vari social, soprattutto Facebook, di trovare immagini come queste. 
E, nonostante sia un rospo difficilissimo da ingoiare, di solito passo avanti, al massimo faccio una smorfia e la pubblico su Twitter sapendo di trovare approvazione su quanto facciano schifo questo genere di immagini, ma finisce li. 
E allora perché oggi sto qui a farci un post scomodando addirittura questo blog che non uso da anche troppo tempo ? 
Perché sempre più spesso questo tipo di immagini vengono pubblicati e condivisi da ragazze
Si, da ragazze. 

Il che mi lascia abbastanza interdetta perché scavando un poco mi sono resa conto che si va bene, i maschi ci danno addosso chiamandoci con epiteti quali cagna, bau bau, et simila, ma quasi sempre ormai siamo tra ragazze a darci della cagna a vicenda.
Sembra quasi che quando nasciamo a noi femmine ci diano una carta fedeltà uguale per tutte.
Crescendo poi, aggiungendo o togliendo i punti fedeltà si può avere in regalo o il coniato epiteto di "VERA DONNA", se si è fatto le brave, o quello di "TROIA ZOCCOLA PUTTANA FINTA DONNA", se non si è seguito fedelmente l'opuscoletto informativo che danno in dotazione con la carta.


C'è questo rimbombo di "vere donne", un mantra che moltissime ragazze ripetono a se stesse per sentirsi meglio. 
Sei una vera donna se sai cucinare, perchè mica rimani bella per sempre, ed è questo che ti fa tenere un uomo
Sei una vera donna se hai le curve, gli uomini non vogliono le ossa
Sei una vera donna se tieni le gambe chiuse, perchè meglio una chiave che apre tutte le porte o una porta che si fa aprire da tutte le chiavi ?
Sei una vera donna se l'aspirazione massima della tua vita è fare dei figli, perchè nessun uomo vorrebbe sposare una donna che non ne vuole.
Sei una vera donna se non ci provi con i ragazzi impegnati, perché sei tu la troia, mica lui lo stronzo.
Sei una vera donna se non ti trucchi, perché nessun uomo vuole avere problemi di fiducia nei confronti di una ragazza che non è uguale il mattino dopo alla sera prima.
Sei una vera donna se non imprechi, non ti vesti scosciata, se non fai sesso che all'interno di una relazione, se se se 


E mi metto in mezzo anche io, perchè lo so io quante volte, quando ero più giovane, mi alzavo a vera donna semplicemente perchè preferivo leggere un libro al truccarmi o passavo la serata a casa invece che andare a bere. Avevo la terribile sindrome del fiocco di neve speciale e se ci penso adesso mi prenderei a schiaffi. 
Mi sentivo nel giusto perché venivo considerata "una dei ragazzi", agognavo il momento in cui un ragazzo mi avrebbe detto "non sei come le altre", perché per me, le altre, erano qualcosa in serie, tutte uguali, tutte le stesse, tutte diverse da me.
E, soprattutto, davo della troia a molte ragazze, così per partito preso. 
Davo della troia alla ragazzina più bella di me, più simpatica, più brava ad attirare l'attenzione dei ragazzi. Ecco, li stava il fulcro: se una ragazza era più brava a flirtare per me era troia per il semplice fatto che ai ragazzi piacciono le troie e io, grande madre santissima vergine intoccata e intoccabile ero superiore a quelle cose e presto o tardi un ragazzo si sarebbe innamorato del fatto che io stavo aspettando quello giusto, che fossi una brava ragazza. 
E mi ricordo che in questi pensieri malati trovavo approvazione da tutte le mie amichette e dalle donne grandi che mi circondavano. Ancora mi sembra di sentire le parole di alcuni parenti "Ale i ragazzi con quelle facili si divertono ma alla fine è con quelle come te che si sposano" 
E quindi aspettavo e aspettavo pensando di essere nel giusto, che io ero nel giusto e tutte le altre sbagliate perché alla fine avrebbero sposato me, brava ragazza di provincia che aveva aspettato che tutti i ragazzi facessero quel che cazzo gli pareva a loro e alla fine, stremati e stanchi, si erano rifugiati nelle sacre sponde di una vera donna




Cosa è successo dopo ?
La vita mi ha colpito.
La vita e la consapevolezza che stavo sbagliando tutto, e avevo fino a quel momento sbagliato tutto.
Le altre ragazze non sono e non devono essere nemiche, ma complici. 
Non è il truccarsi, non sono le serate, non è la lunghezza di un vestito, non è dalla quantità di persone che passano dal proprio letto a fare di una ragazza, una cagna.
Anzi, niente fa di una ragazza una cagna. 
Sminuirsi a vicenda non ci alza. 
Non possiamo combattere la guerra per la parità di genere se continuiamo a farci noi una guerra civile fratricida che non vuole smettere. 
Ogni volta che pubblichiamo una delle immagini sopra citate, ci diamo la mazza sui piedi da sole e soprattutto facendo queste differenze facciamo in modo che anche gli uomini si sentano in diritto di farle.
Quindi dai, proviamo a farcela una volta tanto.