venerdì 15 gennaio 2016

A mia figlia

Carissima figlia,
nel mio futuro ti vedo.
Non so sinceramente se vedo un lavoro, una casa, una persona con cui svegliarmi al mattino, ma vedo te.
Non avevo mai capito mia madre, così convinta di volere una femmina. Ho sempre pensato che i maschi portassero meno problemi, e che augurare ad un altro essere vivente il parto, il ciclo, quei dannati sentimenti più acuiti, tutto quel dolore inutile, l'incomprensione da parte della società e del mondo, fosse crudele.
Nascere femmina vuol dire dovere lottare di più, perché qualsiasi cosa sembrerà regalata se si ha un bel faccino ,e se non lo si ha l'unica cosa a cui si possa aspirare.
E sarà difficile, sarà difficile come bruciare perché daranno per scontato tante cose che ti riguardano e altre non verranno nemmeno considerate.
Si cercherà di parlare per te, di dire la tua senza il tuo consenso, pensando di essere nel giusto.
Sarà una grande salita.
Ma ti vedo, ti vedo e ti voglio.
Ti vedo dentro di me, che cresci.
Mi vedo smadonnare e volere rimandarti al Creatore quando sarò a gambe aperte in ospedale e poi innamorarmi di te. Oh, se mi vedo innamorarmi di te.
Mi vedo guardarti tra le mie braccia e rendermi conto di non avere mai amato nessuno come ho amato te.
E mi chiedo se mi amerai altrettanto. Mi chiedo se sarò il tuo mondo come tu sarai il mio. 
Mi chiedo se sarò una buona madre, se riuscirò ad accompagnarti e non appoggiarmi per non farti camminare, per tenerti indietro insieme a me.
Mi chiedo se potrò capirti, e anche se non ci riuscirò di amarti comunque, e di rispettare qualunque scelta tu faccia. Anche quella di un tatuaggio sopra al culo, per dire.
Voglio così tante cose per te.
Voglio che tu ti innamori e che ti venga poi spezzato il cuore e che ti innamori di nuovo. Voglio che tu capisca che avere un uomo accanto non vuol dire nulla se non riesci ad avere te stessa sempre vicina.
Voglio vederti crescere, sbagliare, pensare di avere il mondo in mano e poi renderti conto che niente viene dato per nulla, e che bisogna camminare sui vetri rotti prima di vedere la luce, ma che la luce arriva sempre, anche quando le ferite sono profonde e infette. 
Voglio renderti felice, ed esserci per te, in ogni momento. 
Voglio che tu sia l'unica persona a poter cambiare veramente la mia vita, e modificare le mie scelte. 
Voglio che tu faccia le tue, anche se lontana da me.
E so, so che soffrirò come un cane se decidessi di lasciarmi per andare a studiare fuori, come so mia mamma sta soffrendo adesso che sono lontana ma spero che sia la tua strada, e sia quello che tu voglia fare.
Voglio che tu sia felice, in qualunque modo tu troverai la tua felicità.
Sarai la luce dei miei occhi, l'acqua che bevo e l'aria che respiro, il mio cuore che batte.
Sarai la stella più brillante del mio cielo.
Sarai tutto ciò che c'è di bello al mondo e lo so, lo so che mi farai incazzare come una bestia e credimi che un ceffone non te lo toglierà mai nessuno, se ce ne sarà bisogno.
Già ci vedo litigare furiosamente, ti vedo urlarmi che mi odi perché se almeno una volta non si urla ai genitori che si odiano non è una vera adolescenza.
E penserai che io non ti capisca, che non sia mai stata giovane. 
Ma ti assicuro che lo sono stata, che lo sono adesso, e che ti capisco.
Ti vedo essere felice, poi triste, poi delusa, poi innamorata, poi felice di nuovo, poi confusa sul tuo futuro, poi ancora di nuovo incazzata.
Ti vedo. 
E sarai diversa e uguale a me, come io sarà diversa e uguale a te.
Magari penserai di essere come me, di volerlo essere. Magari penserai di essere una piccola versione di me, di non volere altro nella vita che seguire le mie orme. Ma poi, durante la tua crescita, vedrai sentieri diversi, e le mie orme ti staranno strette, o non le capirai per niente, o addirittura non vorrai neanche prenderle in considerazione, e andrà bene così. 
Poi ad un certo punto capirai che non potrai mai essere come me, perché sei una cosa a se stante, e capirai quanto voglia dire riuscire a identificarsi solo con se stessi, e sapere chi sei.
E allora ci divideremo per un poco, per poi incontrarci di nuovo.
Ma in ogni caso, per quanto tu possa allontanarti, non mi avrai mai così lontana da non potermi sentire accanto a te, perché ti amerò così tanto da portarti sempre  anche se tu non te ne renderai conto.
Sarai vita, sarai le onde che si infrangono sulla costa, sarai un uragano e la quiete dopo di esso. 
Sarai, e ti vedo già da ora esserlo.

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